20220628: Immaginatevi

Che mistero, la coscienza.
La perdiamo la sera quando ci addormentiamo e, salvo qualche stato onirico e quindi alterato, la ritroviamo al nostro risveglio.
Ma quanto siamo veramente coscienti? Quanto siamo veriamente consapevoli di chi e cosa siamo, di dove siamo?
Mi torna in mente un bellissimo e brevissimo racconto di Frederic Brown : Immaginatevi. E ve lo ripropongo come spunto di riflessione su quanto la nostra coscienza sia legata a doppio filo alla nostra immaginazione. Alla nostra capacità di sub-creare, come avrebbe scritto Tolkien.
 
Immaginatevi fantasmi, dèi, diavoli
Immaginatevi inferni e paradisi, città sospese tra i cieli o sommerse nel fondo dei mari.
Unicorni e centauri. Streghe, maghi, gnomi ed elfi.
Angeli e arpie, fatture e incantesimi, spiriti degli elementi, spiriti buoni o spiriti malvagi.
Facili da immaginare, tutte queste cose. L’umanità continua ad immaginarle da migliaia di anni.
Immaginatevi astronavi e tempi futuri.
Facili da immaginare: il futuro sta arrivando, ed in esso ci sono le astronavi.
Non c’è niente, dunque, che sia difficile immaginare?
Certo che c’è.
Immaginatevi un po’ di materia, con voi stessi dentro che pensate, siete quindi consapevoli di esistere e sapete far muovere questa materia in cui siete: farla star sveglia o dormire, farle fare l’amore o una passeggiata in collina.
Immaginatevi un universo, infinito o no, a piacere vostro, con dentro milioni di bilioni di trilioni di Soli.
Immaginatevi una sfera di fango che gira e gira vorticosamente attorno a uno di questi Soli.
E Immaginate voi stessi su questa sfera, a girare anche voi, a girare vorticosamente nel tempo e nello spazio, verso una mèta ignota.
Immaginatevi.
Frederic Brown
Marco Patrito: Dark Sea
Marco Patrito: Dark Sea - https://patrito.com