Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè.
Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. Sapeva quanto Foley apprezzasse quel rituale.
L’antica teiera in grès YiXing, risalente al regno Wanli, fu lavata con cura e scaldata per mezzo di un sottile getto di vapore insieme alle minuscole tazze, sia all’interno che all’esterno.
La donna estrasse dal barattolo, con un cucchiaio di bambù, le foglie di tè Oolong, mostrandole al senatore, che le esaminò e approvò con un cenno del capo. Muovendosi con grazia lei le introdusse nella teiera e versò gradualmente l’acqua bollente facendola scorrere lungo le pareti interne. Una volta riempita fino all’orlo, subito la vuotò nel vassoio- serbatoio di legno, per poi riempirla nuovamente.
L’aroma profumato del tè Drago nero si sparse intorno al tavolo, durante il minuto di infusione. La donna sollevò quindi la teiera, asciugandone la base con un fazzoletto di cotone, e riempì le tazze facendo sì che il flusso del liquido si mantenesse costante.
Bevvero lentamente il tè, assaporandone il gusto vagamente moscato.
Alla quarta infusione, il mal di testa del procuratore era scomparso.