Era stata una buona giornata.
Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. Un moderato vento di ponente facilitava la corsa dei delfini che, seguendo le rotte delle navi commerciali, si stavano ormai avvicinando alle Secche della Meloria.
Salta-In-Alto nuotava davanti al gruppo, mantenendo una distanza di diversi metri. Prendeva molto sul serio le sue responsabilità di capobranco ed espandeva il più possibile le sue capacità percettive, alla continua ricerca di eventuali segnali di pericolo. Fu quindi investita in pieno dal richiamo irresistibile proveniente dal posto-dei-malati, tanto che per diversi secondi perse totalmente il controllo e, dimentica del suo compito, si precipitò verso est. Ma gli appelli inquieti del branco la fecero tornare in sé. Si fermo e iniziò a fungere da ripetitore del segnale, ma anche gli altri, presi dalla sua stessa frenesia, stavano per lanciarsi senza alcuna prudenza. Allora lei modulò il segnale su un’intensità più bassa, in modo da conservare il controllo e indurre compagne e compagni a fare altrettanto.
Si diressero verso la grande struttura dei doppia-coda, veloci ma allo stesso tempo circospetti.